L’edema osseo vertebrale è un problema che si evidenzia in maniera piuttosto frequente, ben mostrato dalla risonanza magnetica, il cui significato diagnostico e clinico, però, non sempre è di immediata individuazione. Molte e diverse, infatti, sono le cause che possono portare ad una tale situazione. Le più frequenti sono: crolli vertebrali su base osteoporotica, fratture traumatiche, alterazioni dei corpi vertebrali conseguenti a degenerazioni discali di varia origine come una postura scorretta o l’età.
La caratteristica che accomuna tutte queste forme di edema è il dolore nella parte dorsale e lombare della schiena che solitamente è la causa che conduce i pazienti a rivolgersi ad uno specialista ed eseguire degli esami strumentali. Tale dolore può essere di vario tipo: intenso e con una durata di 30/45 giorni, nel caso delle fratture; meno forte ma persistente, per periodi di tempo anche di alcuni mesi, nel caso di edema secondario a degenerazione discale. Entrambe le forme, se non trattate adeguatamente, possono cronicizzare con una conseguente limitazione nei movimenti e, quindi, un peggioramento della qualità della vita.