Trattamento
Le fratture del collo del femore vengono trattate quasi esclusivamente chirurgicamente. Nel paziente anziano si ricorre ad una protesi. Il collo e la testa del femore vengono asportate e sostituite da un’articolazione artificiale: protesi d’anca. Le ragioni per cui si preferisce sostituire l’articolazione anziché favorire la guarigione della frattura sono molteplici:
- L’articolazione è spesso compromessa da un’artrosi dovuta all’invecchiamento;
- La protesi permette al paziente di deambulare precocemente (pochi giorni dopo l’intervento)
- La protesi d’anca, poco sollecitata in un paziente anziano, ha la prospettiva di durare per tutta la vita del paziente.
Se il paziente è giovane (età inferiore a 60-65 anni), la frattura è composta e non vi è artrosi dell’articolazione dell’anca si ricorre ad una osteosintesi mediante placche o viti cannulate. La frattura del collo del femore una volta stabilizzata consentirà il movimento precoce dell’articolazione dell’anca, ma occorrerà un periodo di tempo piuttosto lungo (anche superiore a 3 mesi) prima che il paziente possa camminare senza stampelle appoggiando completamente il suo peso sull’arto operato.
Esiste tuttavia un trattamento specifico, Biostim® SPT Terapia, che se iniziato immediatamente nel periodo post-operatorio è in grado ad accelerare la guarigione della frattura abbreviando significativamente il tempo di recupero.